I flavonoidi, come riporta wikipedia, costituiscono una delle classi di composti più
caratteristiche
nelle piante superiori. Molti flavonoidi sono facilmente
riconoscibili come pigmenti fiorali nella maggior parte delle angiosperme.
D'altro canto la loro distribuzione non è limitata ai fiori ma include
tutte le parti della pianta, in particolare frutti e foglie.
Un
esempio naturale è riscontrabile nella Aronia la pianta che contiene più antociani in assoluto (1480mg per 100gr)
Il loro nome deriva da flavus (= biondo) e si riferisce al
ruolo che giocano come pigmenti vegetali.
La colorazione che donano ai
tessuti dipende dal pH. I pigmenti blu si formano per chelazione con certi ioni metallici (ad esempio Fe3+ o Al3+).
Un gruppo specifico di flavonoidi, le antocianine,
è responsabile per i colori rosso, blu e violetto di fiori e frutta ed è
quindi importantissimo come mediatore dell'impollinazione. Non stupisce
quindi il fatto che la varietà di sfumature di colore associata alle
antocianine sia venuta aumentando attraverso il processo evolutivo.
Altrettanto importante notare come altri flavonoidi, flavoni,
pur non essendo colorati per l'occhio umano, assorbano molto fortemente
nello spettro UV e possano quindi essere visti dagli insetti.
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