giovedì 5 febbraio 2015

I benefici‬ delle ‪bacche‬ di ‪aronia‬

Riportiamo quanto leggiamo nel post pubblicato dalla fan page ufficiale di Aronia Original
benefici‬ ‪naturali‬ delle ‪‎bacche‬ di ‪aronia‬


Le bacche sono un’ottima fonte di fibre , rendendole lassativi naturali efficaci che possono aiutare a rimuovere la materia accumulata dal colon . Di conseguenza , possono anche prevenire il cancro del colon , promuovendo al contempo la perdita di peso naturale negli individui in sovrappeso.

Scopri tutte le proprietà delle bacche su www.aroniaoriginal.it



giovedì 8 gennaio 2015

I flavonoidi nella aronia

I flavonoidi, come riporta wikipedia, costituiscono una delle classi di composti più caratteristiche
nelle piante superiori. Molti flavonoidi sono facilmente riconoscibili come pigmenti fiorali nella maggior parte delle angiosperme. D'altro canto la loro distribuzione non è limitata ai fiori ma include tutte le parti della pianta, in particolare frutti e foglie.

Un esempio naturale è riscontrabile nella Aronia la pianta che contiene più antociani in assoluto (1480mg per 100gr)

Il loro nome deriva da flavus (= biondo) e si riferisce al ruolo che giocano come pigmenti vegetali.
La colorazione che donano ai tessuti dipende dal pH. I pigmenti blu si formano per chelazione con certi ioni metallici (ad esempio Fe3+ o Al3+).

Un gruppo specifico di flavonoidi, le antocianine, è responsabile per i colori rosso, blu e violetto di fiori e frutta ed è quindi importantissimo come mediatore dell'impollinazione. Non stupisce quindi il fatto che la varietà di sfumature di colore associata alle antocianine sia venuta aumentando attraverso il processo evolutivo.
Altrettanto importante notare come altri flavonoidi, flavoni, pur non essendo colorati per l'occhio umano, assorbano molto fortemente nello spettro UV e possano quindi essere visti dagli insetti.

martedì 30 dicembre 2014

Le emissioni elettromagnetiche sono dannose?


Riporto parte de l'articolo di  Nicola D'Angelo pubblicato su www.corrierecomunicazioni.it

La banda larga mobile mette in discussione la nostra salute? Molte posizioni si scontrano, spesso in un mare di confusione di dati scientifici messi al servizio di interessi contrapposti. È pur vero che un principio che non può essere discusso è quello della precauzione: non faccio una cosa finché non sono sicuro che la stessa non provochi danni, ma  a volte il fine sembra giustificare i mezzi, anche in materia di emissioni radioelettriche.
L’Italia è indubbiamente arretrata nelle reti di nuova generazione (trentaseiesima nel mondo), a causa di un suicidio perfetto: la messa ai margini della televisione via cavo per la sciagurata previsione normativa di metà degli anni Settanta (il cavo “monocanale”, contraddizione in termini), il blocco del monopolio telefonico, l’assenza di un visione collettiva sull’importanza di internet.

Nel corso del tempo sono cambiati i parametri relativi ai limiti di elettrosmog delle antenne per la banda larga mobile. Molte posizioni si scontrano. Ma, giusto o sbagliato che sia, quello che appare certo è la mancanza di un organismo che in modo indipendente faccia chiarezza per l’opinione pubblica 

Ora, si sta correndo ai ripari, ma con una strategia massiva, tale da mettere sullo stesso piano le fibre ottiche, l’utilizzo del satellite, wi-fi e, soprattutto, l’ultima generazione (Long term evolution, Lte) della telefonia mobile. Strumenti, quelli dei collegamenti mobili, che appaiono spesso la soluzione per mille problemi.